Licenza Creative Commons
Questo/a opera è distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Italia .

Translate

ARCILLE

Arcille è una frazione del comune di Campagnatico.
La frazione di Arcille è situata nella parte meridionale del territorio comunale, nel pianetto di Sant'Antonio, un'area pedecollinare al limite est della piana di Grosseto, nella Maremma. Il paese sorge sulla riva destra del fiume Ombrone, in un punto pianeggiante lungo l'omonima valle; a sud è delimitato dal corso del torrente Trasubbie, che va a immettersi nell'Ombrone poco distante, e che segna il confine con il comune di Scansano.
La frazione confina ad ovest con Istia d'Ombrone, e quindi con il comune di Grosseto, a nord-ovest con Marrucheti, a nord con Campagnatico, ad est con Polveraia e Baccinello, a sud con Preselle. Il centro abitato dista circa 12 km dal capoluogo comunale e poco più di 13 km da Grosseto.
Il toponimo Arcille deriva dalle piccole fortificazioni (arcillae) che si trovavano lungo la strada che va a Cinigiano a difesa di viandanti in epoca romana. Per secoli area rurale scarsamente abitata, la frazione si è sviluppata solamente nel corso del XX secolo, a seguito della completa bonifica della pianura maremmana e della riforma agraria avviata nel 1951.
Il borgo doveva fungere come centro di servizio e aggregazione per tutti quei poderi e case coloniche sparse nella vasta campagna della valle delle Trasubbie, nel punto in cui il torrente confluisce nel fiume Ombrone, in seguito al fenomeno dell'appoderamento. Il villaggio doveva chiamarsi inizialmente Sant'Antonio, in quanto sarebbe venuto a sorgere su un terreno della tenuta di Sant'Antonio, ma infine gli fu preferito il toponimo originale. Il borgo di Arcille fu fondato il 29 dicembre 1954, con la posa della prima pietra, ed inaugurato ufficialmente il 23 marzo 1958, alla presenza del ministro all'agricoltura Emilio Colombo. Nel 1955 era stata istituita la parrocchia, intitolata alla Madonna di Lourdes, per volere del vescovo Paolo Galeazzi il quale propose di cambiare il nome di Arcille in "Argille", poiché il terreno circostante risultava particolarmente ricco di argilla adatta alla fabbricazione di laterizi: il cambiamento non avvenne mai a causa del dissenso della popolazione. Arcille è stata elevata a frazione di Campagnatico nel corso degli anni sessanta; tuttavia, il nome della frazione non corrispose a quello del centro abitato, ma a Sant'Antonio, in quanto comprendeva anche le località rurali sparse nell'omonimo pianetto che un tempo erano comprese nella storica tenuta.
Nel 2007 sono riemersi nei pressi del paese i resti fossili di tre antenati degli attuali dugonghi (mammiferi marini erbivori), vissuti nella zona oltre 4,5 milioni di anni fa, nel periodo pliocenico, in cui gli attuali affioramenti sabbiosi erano il fondale del mare tirrenico. Uno dei tre reperti fossili è di grande valore scientifico perché è stato considerato dagli studiosi il reperto più completo della specie esistente al mondo. La scoperta e lo scavo sono stati effettuati dai ricercatori del Museo Geopaleontologico GAMPS di Scandicci.

  • Chiesa della Madonna di Lourdes, chiesa parrocchiale della frazione, è situata in posizione dominante rispetto al resto del paese. L'edificio di culto, insieme alla canonica, è stato realizzato contestualmente alla fondazione del borgo agricolo da parte dell'Ente Maremma, in seguito all'attuazione della riforma fondiaria a partire dal 1951. La parrocchia di Arcille, dedicata alla Madonna di Lourdes, venne istituita dal vescovo Paolo Galeazzi il 1º gennaio 1955 mentre il riconoscimento civile arrivò il 23 marzo 1958. La chiesa fu consacrata da monsignor Galeazzi il 23 marzo 1958, centenario delle apparizioni mariane alla pastorella Bernadette Soubirous. L'edificio si presenta ad aula unica, con campata a sei arcate e una serie da tre monofore su entrambi i lati Sulla sinistra dell'abside svetta il campanile. All'interno, la chiesa conserva una tavola raffigurante La cena d'Emmaus, realizzata dal pittore Arnaldo Mazzanti nel 2002.
  • Cappella di Sant'Anna, piccolo edificio di culto situato nella località rurale del Granaione, è stata eretta nel 1938.

  • Fattoria di Sticcianese, storico complesso rurale al quale è attigua la cappella di San Filippo Apostolo.
  • Fattoria di Sant'Antonio, complesso rurale adiacente alla sponda sinistra del fiume Ombrone.

MARRUCHETI

Marrucheti (già Campino) è una frazione del comune di Campagnatico.
Il paese di Marrucheti è situato nella parte meridionale del territorio di Campagnatico, distante circa 8 km dal capoluogo comunale e circa 10 km da Grosseto. Il toponimo ha origine dalla marruca, arbusto spinoso molto presente nel territorio.
Marrucheti si colloca nella parte nord-orientale della piana di Grosseto, lungo la valle dell'Ombrone, nel cuore della Maremma grossetana. Il fiume Ombrone lambisce la frazione ad est, mentre intorno alla piana dove sorge il paese si alzano le alture di Poggio al Turco (122 m s.l.m.), Poggio Petriccio (224 m) e soprattutto il Poggio del Cornone (331 m).
Marrucheti ha rivestito un'importante posizione strategica nell'alto Medioevo, poiché si trovava sulla strada che collegava Campagnatico con Grosseto, passando per Istia d'Ombrone. Ciò è testimoniato dalla presenza di numerose chiese, fortificazioni e conventi forniti dagli Aldobrandeschi ai propri vassalli per controllare l'importante via di collegamento. Con lo spostamento della principale via d'accesso al mare a Batignano, voluto dalla repubblica senese nel basso Medioevo, Marrucheti iniziò il suo declino e il suo progressivo spopolamento. Con l'avvento della Signoria di Firenze, il territorio ritrovò nuovo vigore anche grazie alle opere di bonifica.
Nel corso del Novecento, furono realizzati degli interventi che resero Marrucheti un moderno paese rurale, come l'istituzione di scuole, luoghi di culto, centri servizi e un cimitero. Marrucheti divenne frazione di Campagnatico negli anni sessanta.